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Phy/uture & Anestetico Urbano

La rigenerazione urbana: una soluzione per affrontare il problema del consumo di suolo

Aggiornamento: 28 set 2023




Opera made by Anestetico Urbano



Il consumo di suolo: un fenomeno in preoccupante crescita


L'aumento demografico, la crescita delle aree urbane e delle attività industriali comportano inevitabilmente un aumento di edifici, strutture e impianti che contribuiscono ad aggravare il fenomeno del consumo di suolo.


I dati nel nostro Paese non sono incoraggianti, come evidenziato dal Rapporto 2022 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” pubblicato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).


Dal Rapporto, infatti, emerge che il fenomeno del consumo di suolo sta crescendo con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e a una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, sfiorando, nel 2021, i 70 km2 di nuove coperture artificiali. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, occupati solo dagli edifici, che rappresentano il 25% dell'intero suolo consumato.


Durante il periodo compreso tra il 2006 e il 2021, l'Italia ha subito una perdita di 1.153 km2 di suolo naturale o seminaturale, pari a una media annua di 77 km2. Tale fenomeno è principalmente attribuibile all'espansione urbana e alle sue conseguenti trasformazioni, che hanno reso il suolo impermeabile. Questo ha causato un aumento degli allagamenti e delle ondate di calore, oltre alla perdita di aree verdi, di biodiversità e dei servizi ecosistemici. Il danno economico stimato è pari a quasi 8 miliardi di euro all'anno.


Il suolo, grazie alla sua ricchezza di biodiversità, svolge funzioni di fondamentale importanza nei grandi cicli biogeochimici come quelli del carbonio, dell'azoto e del fosforo, nei cicli dell'acqua, nella formazione e nel mantenimento degli ecosistemi terrestri e della vegetazione sulla Terra.


Dato l'importante ruolo del suolo per la sopravvivenza del pianeta e alla luce dei dati negativi riguardanti il consumo di suolo precedentemente analizzati, un peggioramento della situazione potrebbe causare ulteriori gravi conseguenza, aggravando gli effetti del cambiamento climatico.


La rigenerazione urbana: la risposta al problema


Fortunatamente, il fenomeno del consumo di suolo può essere affrontato rivoluzionando le prospettive e gli obiettivi dell'urbanistica. È necessario allontanarsi dal concetto di crescita incontrollata delle aree urbane e avvicinarsi al principio di crescita e sviluppo sostenibile.


Per contrastare il fenomeno del consumo del suolo, non limitando allo stesso tempo lo sviluppo delle città e delle metropoli, occorre avviare processi di rigenerazione e riqualificazione di quartieri e di intere aree urbane abbandonate.


La rigenerazione urbana prevede interventi volti al recupero e alla riqualificazione delle aree urbane degradate, al fine di risolvere le problematiche ambientali e sociali che affliggono tali zone, e migliorare così la qualità della vita dei cittadini.

I progetti di rigenerazione urbana consentono di trasformare quartieri obsoleti o degradati in aree economicamente produttive di una comunità.

In altre parole, la rigenerazione urbana è un approccio globale che fonde visione e azione, volto a risolvere i problemi sfaccettati delle aree urbane degradate, al fine di migliorarne la qualità della vita.


In Italia, la rigenerazione urbana sta assumendo un ruolo sempre più importante nella legislazione nazionale e regionale. La Legge di Bilancio del 2020 ha previsto un finanziamento di 8,5 miliardi di euro per i comuni per il periodo 2021-2034, finalizzati a progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre la marginalizzazione e il degrado sociale, nonché a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.


A livello regionale, la Regione Lombardia ha introdotto nuove disposizioni con la Legge regionale n. 31 del 28 novembre 2014, mirate a limitare il consumo di suolo e a promuovere la rigenerazione delle aree già urbanizzate.


La legge introduce semplificazioni per rendere i processi più veloci, ad esempio per individuare le aree di rigenerazione urbana e i relativi incentivi, recuperare gli immobili dismessi, consentire i cambi d'uso, promuovere l'uso temporaneo e favorire la realizzazione degli impianti necessari per migliorare le prestazioni degli edifici.


In particolare, si presta particolare attenzione a facilitare:


  • il recupero degli immobili abbandonati o dismessi da oltre 5 anni a elevata criticità

  • il recupero degli immobili rurali abbandonati da almeno 3 anni, consentendo di destinarli anche a usi non strettamente agricoli ma compatibili con l’agricoltura

  • l’insediamento degli esercizi di vicinato in immobili dismessi o inutilizzati, per rivitalizzare i centri storici.


Il caso di Bilbao: da città industriale e inquinata a modello europeo di cultura e sostenibilità


Uno dei principali casi europei di successo legato a interventi di rigenerazione urbana è sicuramente quello di Bilbao.


La città, fino agli anni ’70 del secolo scorso, era caratterizzata da una economia fondata esclusivamente sulla siderurgia e sull’industria navale. Tuttavia, a causa della crisi industriale del 1975, il tasso di disoccupazione salì fino al 30%. La chiusura degli impianti industriali, il forte inquinamento del fiume Nervión causato dagli scarichi delle acque industriali e l'alluvione del 1983 hanno indebolito l'economia della città e provocato diverse criticità sociali nella città basca.


Tuttavia, nel 1984, i politici locali ebbero il coraggio di attuare una vera e propria rivoluzione. Con la disoccupazione che aveva raggiunto livelli preoccupanti e la consapevolezza che la siderurgia non era più sinonimo di ricchezza ma di inquinamento e arretratezza, fu avviato un grande progetto di rigenerazione della città, a partire dal fiume, fortemente inquinato a causa dell'attività industriale degli anni precedenti.


Per realizzare un progetto di tale portata, è stato essenziale il supporto non solo della politica locale, ma anche del governo centrale e l'impegno dei cittadini. L'obiettivo del progetto era trasformare Bilbao da una città industriale altamente inquinata e con gravi problemi sociali causati dalla disoccupazione, in una città moderna, culturale e turistica.



  • La creazione della nuova metropolitana che ha ottenuto il premio per la metropolitana più pulita d'Europa.

  • La costruzione di un nuovo aeroporto

  • La pedonalizzazione della Via Lutxana attraverso l’impiego di una speciale pavimentazione capace di assorbire il diossido di carbonio. Per ogni metro quadrato della mattonella ecologica si puliranno circa 5000 metri cubi d’aria durante il suo ciclo di vita (che durerà dai 12 ai 15 anni).

  • La realizzazione di un ottimo sistema tramviario, il cosiddetto Euskotran, un tram ecologico, pulito, efficace e moderno.

  • La creazione dell Museo Guggenheim.

  • La bonifica del fiume precedentemente considerato “ecologicamente morto”, a causa dell’inquinamento delle attività industriali

Si è lavorato per la rigenerazione ambientale e urbana, promuovendo la riduzione dell'inquinamento atmosferico, la gestione dei rifiuti urbani e industriali, l'ampliamento dei parchi e delle zone verdi e la riqualificazione dei quartieri degradati. Un esempio di successo è rappresentato dalla zona di Abandoibarra, situata nel cuore della città e estesa su una superficie di 348.500 metri quadrati, che per anni è stata destinata all'attività portuale senza possibilità di accesso per il pubblico. Oggi, dei complessivi 348.507 metri quadrati, ben 115.714 ospitano vegetazione, contribuendo così alla rinascita ecologica e alla fruibilità di quest'area urbana.


Negli anni, Bilbao ha subito una trasformazione radicale, rinnovandosi dal punto di vista estetico e diventando un esempio da seguire per la sua capacità di riconversione ecologica, per la modernità delle sue infrastrutture e come modello culturale.


Conclusioni


La rigenerazione urbana può garantire una serie di benefici ambientali, sociali ed economici che possono aiutare a creare città più sostenibili e vivibili per tutti.


In particolare, oltre a ridurre il fenomeno del consumo di suolo, attraverso la riqualificazione di edifici esistenti e la creazione di spazi verdi, la rigenerazione urbana può aiutare a migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando spazi pubblici più sicuri e accoglienti.


Inoltre, la creazione di nuovi spazi commerciali e turistici può attirare visitatori e investimenti, contribuendo in maniera positiva all'economia locale.


In conclusione, la rigenerazione urbana dovrebbe essere incoraggiata e sostenuta dalle autorità locali e dalle comunità, al fine di favorire una crescita più sostenibile delle città.


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